Skip to main content

Luca Russo, Brand Ambassador di PUNI, ha preso parte alla prima edizione di “The Essence of Craft”, il 12 maggio 2024, come artigiano insieme ad altri due protagonisti nell’affascinante location di Castel Mareccio a Bolzano. Durante l’evento, Luca ha deliziato il pubblico con una panoramica avvincente sul mondo del whisky italiano e sulla straordinaria distilleria PUNI. 

Alla scoperta di PUNI: la pionieristica distilleria di whisky italiano Primo post 1
Alla scoperta di PUNI: la pionieristica distilleria di whisky italiano 26 1

La presenza di PUNI nel territorio

Luca ha introdotto PUNI come l’emblema dell’eccellenza italiana nel panorama mondiale del whisky, sottolineando il ruolo pionieristico della distilleria come la prima del Bel Paese. Ha dipinto un affascinante quadro dell’ambiente naturale che circonda PUNI, descrivendo l’importanza delle maestose Alpi italiane e delle acque cristalline che scaturiscono dal Parco Nazionale dello Stelvio nel plasmare l’identità unica dei distillati. Infatti, Luca ha spiegato come l’acqua cristallina con la sua limpidezza e purezza si rivela la compagna perfetta per la distillazione del prezioso liquore. Inoltre, il clima mutevole dell’Alto Adige, contraddistinto da estati calde e inverni gelidi, favorisce l’evoluzione dei distillati all’interno delle botti di legno, conferendo al Malt Whisky italiano di PUNI una complessità e un equilibrio unici già dopo brevi periodi di invecchiamento.

Alla scoperta di PUNI: la pionieristica distilleria di whisky italiano DSCF2077
Foto evento The Essence of Craft, 12 maggio 2024

L’architettura innovativa che fonde tradizione e modernità

Una parte significativa della presentazione di Luca ha riguardato l’architettura innovativa della distilleria, che incarna perfettamente l’incontro tra tradizione e modernità. Ha elogiato il lavoro dell’architetto Werner Tscholl nel creare uno stabile che coniuga elementi tradizionali dell’architettura locale con una visione moderna e ambiziosa: l’edificio si ispira alle antiche tradizioni architettoniche della regione, in particolare al metodo costruttivo utilizzato nella realizzazione delle finestre dei fienili, dove le pareti esterne sono costituite da mattoni rossi sfalsati in modo tale da lasciare degli spazi vuoti, ricordano una scacchiera.

Gli alambicchi tradizionali con un tocco di innovazione

Luca ha spiegato con entusiasmo l’approccio innovativo di PUNI anche nella produzione del whisky, evidenziando l’impiego di alambicchi riscaldati con acqua surriscaldata anziché vapore, un metodo unico che conferisce ai distillati un carattere distinto e raffinato. Ha inoltre sottolineato la particolarità dei due alambicchi di rame, posizionati al centro della distilleria e creati dall’azienda Forsyths, i quali sono visibili unicamente per metà.

Alla scoperta di PUNI: la pionieristica distilleria di whisky italiano 24

Un design elegante e raffinato

Un altro punto saliente della presentazione è stato il design elegante delle bottiglie e delle custodie dei prodotti, frutto della creatività del designer industriale Christian Zanzotti che è riuscito a incarnare un elegante connubio di forme classiche e design moderno. Luca ha infatti evidenziato come il design rifletta perfettamente l’identità di PUNI, con la forma slanciata della bottiglia, a ispirazione degli alambicchi, e la laccatura nera che aggiunge un tocco di mistero e sofisticatezza, riprendendo la particolarità appena citata degli alambicchi. In aggiunta, grazie all’etichetta avvolgente, il design della bottiglia si mantiene uniforme e accattivante da qualsiasi angolazione, garantendo un’esperienza visiva unica e coinvolgente.

puni

L’impegno costante per la qualità del whisky italiano

Infine, Luca ha sottolineato l’impegno costante di PUNI per la qualità, evidenziando l’importanza dei metodi tradizionali combinati con le scienze moderne per garantire standard elevati in ogni fase del processo produttivo. Una particolare importanza deriva anche dalle materie: Luca ha spiegato che la loro missione era di creare un whisky dal carattere gentile e fruttato, ottenuto dalla combinazione di tre cereali distinti. Mentre l’orzo e il grano provengono dalla Germania, la segale utilizzata è di origine locale, proveniente da un’antica coltivazione situata nei territori adiacenti dell’Abbazia di Santa Maria.

In conclusione, Luca ha trasmesso al pubblico la visione di PUNI come più di una semplice distilleria, ma come un luogo dove tradizione e innovazione si fondono per creare un’esperienza unica nel mondo del whisky italiano. L’evento è stato un successo, lasciando il pubblico ispirato e desideroso di scoprire di più sul fascino e il gusto distintivo dei distillati di PUNI.